​LUGARI, Claudio Ruggero

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​LUGARI, Claudio Ruggero

Date di esistenza

Luogo di nascita
Carrara
Data di nascita
September 24 1884
Luogo di morte
Carrara

Biografia / Storia

Nasce a Carrara (MS) il 24 settembre 1884 da Vittorio e Maria Silvestri, scalpellino. Chiamato comunemente “Garibaldi” è “di carattere mite, alquanto educato. Ha comune intelligenza ma di limitata coltura avendo frequentato le scuole elementari fino alla quarta classe” (Cenno biografico della Prefettura di Massa Carrara del 9 febbraio 1905). Insieme al fratello Cesare (Marina di Carrara 11 novembre 1880-Carrara 17 marzo 1928) condivide la militanza libertaria. Il 15 giugno 1906 è condannato dalla Corte di appello di Genova a quattro mesi e 15 giorni di carcere per “oltraggio e resistenza” a pubblico ufficiale. Nello stesso anno emigra in Svizzera per evitare il carcere, e nel paese d’oltralpe rimane coinvolto e per questo arrestato in un’inchiesta per “fabbricazione di esplosivi” venendo prosciolto in seguito. Torna a Carrara alla fine di gennaio del 1907. In carcere si distingue per la continua “disobbedienza alle disposizioni regolamentari di disciplina” e per il canto di “inni rivoluzionari” ed è per questo che viene disposto il suo trasferimento ad altro carcere. Nel 1912 è segnalato come appartenente al “Club anarchico” e poi del “Fascio anarchico carrarese”. Nel 1915 viene nuovamente arrestato per “violenza” e successivamente arruolato in fanteria prestando servizio nel 26 Reggimento di stanza a Piacenza. Dopo l’ascesa al potere del fascismo si disinteressa della politica pur “mantenendosi fedele” ai principi libertari, nell’aprile del 1927 viene diffidato e nel 1930 è inserito nella Seconda e Terza categoria delle persone “pericolose” della provincia di Massa e Carrara da “arrestare in determinate circostanze”. Alla caduta del fascismo partecipa alle manifestazioni popolari che si svolgono a Carrara e il 31 luglio 1943 è arrestato per “avere aggredito l’ex capo rionale fascista Conti Alberto”, per questa azione viene condannato dal tribunale della Spezia ad un anno di carcere. Nel dopoguerra riprende le attività politiche e nel febbraio 1947 firma come gerente responsabile il numero unico «Il Pensiero» del gruppo anarchico “Eliseo Reclus”. Muore a Carrara il 31 gennaio 1955. (F. Bertolucci)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Massa, Questura, Sovversivi deceduti, b. 54, f. 69, Lugari Cesare.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Vittorio e Maria Silvestri

Bibliografia

2004

Persona

Collezione

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