CASTELLANI, Emilio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CASTELLANI, Emilio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Venezia
Data di nascita
October 18 1851
Luogo di morte
Venezia

Biografia / Storia

Nasce a Venezia il 18 ottobre 1851, scrivano. Dapprima impiegato al Municipio, in seguito viene assunto come segretario presso un avvocato. Divenuto amico del direttore dell’«Avanti!» A. Talamini, diviene collaboratore del giornale, che esce tra il luglio 1871 e il giugno 1872. Quando il periodico cambia nome («Veneta democrazia»), C. ne diventa redattore responsabile. Sono questi anni di intensa militanza: il 15 agosto del 1872 C. fonda la Sezione operaia internazionale di Venezia, che tuttavia non ha grande seguito. Nel 1878 si trasferisce a Badia Polesine (ro), dove trova impiego presso un altro avvocato. Matura in questo periodo un primo distacco dall’anarchismo, tant’è vero che C. segue inizialmente la svolta di A. Costa. Continua, però, è la militanza nelle file socialiste: nel 1883 fonda a Badia Polesine il circolo radicale “Spartaco”, di tendenze democratico-radicali, cosa che gli causa il licenziamento dal posto di lavoro. In quello stesso anno viene eletto membro del Comitato regionale veneto del Fascio democratico. Poco dopo, torna a Venezia, dove entra nel circolo democratico “Fratelli Bandiera”. A questo punto, matura per C. una nuova svolta: nel 1884, anno in cui subisce una condanna per propaganda internazionalista, esce dal gruppo provocando una scissione, e fonda, insieme al gruppo di internazionalisti che si porta dietro, il Circolo anarchico “Carlo Pisacane”. Nel 1885 si avvicina alla dottrina anarco-comunista, entrando in contatto con gli anarchici fiorentini, e fonda l’«Intransigente», giornale espressione del “Circolo Pisacane”. Prepara inoltre, in questo stesso periodo, il Congresso anarchico di Forlì, che si tiene il 15 marzo 1885. Sempre nel 1885 fa un giro di conferenze per le campagne del basso Padovano e basso Polesine, subendo, in seguito a questa attività, l’arresto. Scarcerato nel 1887, tenta di fondare a Venezia, senza successo, una sezione del poi, e dirige, insieme a C. Ponticelli, il periodico «L’Ottantanove». È questo il periodo di una ulteriore svolta di C., che torna su posizioni più moderate collaborando al «Piccolo». Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti, torna infine a Venezia nel 1892, anno in cui sostiene le candidature socialiste alle elezioni municipali. Ritiratosi a vita privata, muore in Venezia nel marzo del 1921.
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: F. Della Peruta, Documenti sull’Internazionale a Venezia, «Mondoperaio», n. 5-6, 1950, pp. 131-37; L. Briguglio, Gli internazionalisti di Monselice e Padova, ivi, n. 5, 1955; L. Briguglio, Il POI e gli anarchici, Roma 1969; D. Perli, I congressi del POI a Padova, Padova 1972; L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 1. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971), Firenze 1972, ad indicem

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2003

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Collezione

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