​GRILLO, Giuseppe

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GRILLO, Giuseppe

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pozzuoli
Data di nascita
January 11 1901
Luogo di morte
Napoli

Biografia / Storia

Nasce a Pozzuoli (NA) l’11 gennaio 1901, da Francesco e Maria Costanzo; dentista. Si accosta all’anarchismo all’epoca delle manifestazioni per la liberazione di Sacco e Vanzetti organizzate a Pozzuoli dall’anarchico Emanuele Visone. A vent’anni parte per il servizio militare in marina presso l’arsenale di La Spezia. Arrestato per aver difeso gli anarchici implicati nell’attentato al teatro Diana, dopo tre mesi di carcere viene incorporato nella Compagnia di disciplina dell’isola di Ponza. Mentre si reca da Napoli a Roma, nel 1923, è nuovamente arrestato per propaganda anarchica. Inviato alla Maddalena, tenta, con una barca, la fuga in Corsica. Ripreso e nuovamente fuggito, raggiunge Roma dove distribuisce materiale di propaganda consegnatogli da Temistocle Monticelli. Avendo appreso del viaggio in Italia del re di Spagna, Alfonso XIII, il fucilatore di Ferrer, sosta a lungo nella stazione Termini “con un segreto proposito”, facendosi però notare dalla polizia, che lo arresta e lo traduce in un carcere sardo. Qui commette un reato d’insubordinazione che il Tribunale militare di La Spezia punisce con sette anni di detenzione, interamente scontati. Anche in carcere svolge propaganda anarchica, tanto da subire sei mesi di segregazione cellulare insieme al compagno Ezio Puzzoli di Firenze. È Puzzoli a insegnargli in carcere a leggere e a scrivere. Tornato a Pozzuoli, nel 1931 viene incarcerato per 15 giorni, con Visone ed altri anarchici, in occasione delle nozze di Umberto di Savoia. Negli anni seguenti, in contatto con i napoletani Imondi e Petraroja, continua a diffondere opuscoli di propaganda anarchica, nonostante le continue perquisizioni e persecuzioni. Prosegue intanto gli studi fino ad ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di dentista. Dal 1942 opera nel Fronte unico antifascista campano e prende parte, con Cesare Zanetti e altri anarchici, alle “quattro giornate” per la liberazione di Napoli. Caduto il fascismo, s’iscrive alla Federazione Comunista. Torna all’anarchismo qualche mese dopo poiché non accetta la rigida disciplina di partito. Entra nel gruppo che si crea a Napoli intorno a Pio Turroni, Cesare Zaccaria, Giovanna Berneri, Emanuele Visone e al giornale «La Rivoluzione libertaria». Partecipa al convegno di Napoli del 10-11 settembre 1944, in cui viene costituita l’Alleanza dei Gruppi Libertari, e alle attività della successiva Federazione Anarchica campana, aderente alla FAI, di cui cura la corrispondenza. Nel convegno federale di Napoli del 16 febbraio 1947 assume un atteggiamento ostile nei confronti di Cesare Zaccaria e di Giovanna Berneri, che accusa di avere sostanzialmente abbandonato la propaganda nel Sud, dedicandosi alla pubblicazione di una rivista d’opinione, «Volontà», anziché a quella di un giornale anarchico che tratti i problemi e segua le lotte del Meridione. Estende tale critica anche ad alcune posizioni intellettualistiche del movimento, ad esempio “le sbrodolature confusionarie, incomprensibili, antianarchiche d’un Tartaglia e di un Doglio”. La polemica va via via accentuandosi con la collaborazione di G. all’«Era Nuova» di Palermo. L’intesa con Schicchi ed i compagni palermitani viene suggellata specialmente nel corso di un viaggio che G. compie in Sicilia nel ferragosto del 1948, dopo aver abbandonato la Federazione campana a seguito dell’accusa di voler “disgregare” il movimento, formulata contro di lui da Pier Carlo Masini il 18 aprile 1948, in rappresentanza della Commissione di Corrispondenza della FAI. La polemica tra G., Masini e la FAI, che da una parte e dall’altra trascende in “scomuniche”, attacchi personali e ingiurie, coinvolge ampi settori del movimento e funge da preludio a quella che investirà successivamente la “svolta” di Masini. Alla fine del 1948, G. fonda a Napoli il gruppo “Anarchismo” che edita, fino al marzo 1951, una serie di numeri unici di orientamento individualistico, in parte omonimi («Anarchismo», dic. 1948, gen., mar. e ott. 1949; «Anarchismo al Congresso di Livorno», apr. 1949; «Frusta Anarchica», mag. 1949; «La rivolta dei reprobi», ago. 1949; «Palingenesi», nov.-dic. 1949; «Il Piccone dei reprobi», gen.-mag. 1950 e «Anarchismo-Vespro schicchiano», mag. 1950-mar. 1951; in cui rende omaggio a Paolo Schicchi da poco deceduto), che si caratterizzano per la violenza di linguaggio e per prese di posizione a volte estreme ed esasperate. Il gruppo “Anarchismo”, nonostante propugni l’azione diretta sul territorio, finisce presto col limitarsi a diffondere la stampa e l’editoria anarchiche, che lo stesso G. cura personalmente, anche trasformando il suo studio da dentista in edicola. Isolato dagli stessi compagni a lui ideologicamente più affini, alle prese con problemi familiari e di salute, che in parte addebita alle difficoltà finanziarie in cui versano le sue imprese editoriali, dalla fine del 1951 si apparta progressivamente dal movimento anarchico. Nel 1957 edita, dopo lunga gestazione, la biografia di Schicchi scritta da Souvarine (Renato Siglich). I suoi interventi sul testo, la prefazione e soprattutto le appendici, che rinfocolano antiche polemiche e gli alienano la simpatia anche di parenti e amici di Schicchi, lo riempiono di grande amarezza. Il silenzio cala totalmente sulla sua vita successiva. Muore a Napoli il 13 novembre 1979. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio storico degli anarchici siciliani, Archivio Nicolò e Paolo Schicchi, Corrispondenza Politica, Carteggio Grillo-Schicchi; ivi, Archivio Franco Leggio, Corrispondenza Politica, lettera di Umberto Consiglio a Franco Leggio, Siracusa 13 ott. 1948.
 
Bibliografia: Scrittti di G.: Lettera aperta ai compagni anarchici di lingua italiana contro i mistificatori per l’anarchia!, Napoli 1948; Prefazione a R. Souvarine, Vita eroica e gloriosa di Paolo Schicchi, Napoli [1957].

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Francesco e Maria Costanzo

Bibliografia

2003

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Collezione

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