​FONTANIVE, Federico

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FONTANIVE, Federico

Date di esistenza

Luogo di nascita
Cencenighe Agordino
Data di nascita
August 5 1905
Luogo di morte
Cencenighe Agordino

Biografia / Storia

Nasce a Cencenighe Agordino (BL) il 5 agosto 1905 da Giovanni Battista e Soppesa Veronica, contadini con piccola proprietà, di professione muratore, detto “Chicco”. Quarto figlio di sette fratelli (cinque maschi e due femmine) giovanissimo segue il padre in Francia nel 1923 e poi nel 1924, assunto in una ditta di costruzioni. Dopo il servizio militare raggiunge i fratelli Vito e Mansueto a Buenos Aires e vi rimane fino al giugno 1936. Nel 1930 s’iscrive al Sindacato dei Muratori aderente alla FORA e svolge attività politica nel gruppo del periodico anarchico «Sorgiamo» diretto da Giacomo Sabatici. Il 31 gennaio 1935 è arrestato nel corso di un’assemblea sindacale con l’accusa di propaganda anarchia e trattenuto in carcere per circa una settimana. Il 12 giugno 1936 s’imbarca clandestinamente per la Spagna, sbarcando il 4 luglio a Vigo. In agosto si arruola nella Sezione Italiana della colonna “Ascaso” CNT-FAIb (conosciuta anche come Colonna “Rosselli”), ancora in fase di formazione nella Caserma Pedralbes di Barcellona. Il 20 agosto parte per il fronte di Huesca e partecipa alla battaglia di Monte Pelato. Nella foto pubblicata da «Giustizia e libertà» l’11 settembre F. è sopra un mulo con in mano un lembo della bandiera dietro Carlo Rosselli e Mario Angeloni. È ancora F. il “volontario che saluta gli amici di Cencenighe” nel numero del 29 agosto. Il 14 settembre parte con l’autorizzazione firmata di Rosselli per la Francia. Passato il confine clandestinamente attraversando a piedi i Pirenei (F. è privo di documenti), raggiunge Chambery il 2 ottobre e da qui richiede il passaporto pensando di essere sconosciuto agli archivi della polizia politica italiana. Al contrario è segnalato e controllato da tempo. Un dispaccio urgentissimo della Divisione polizia politica di quei giorni lo descrive così: “Trovasi a Chambery, reduce dalla Spagna un anarchico sui trent’anni, assai basso di statura, guance infossate, naso aquilino, vestito di nero con un cappello nero, che pare chiamasi Federico e sia originario di un paese della provincia di Belluno”. Alla consegna del passaporto segue l’immediato arresto a Bardonecchia il 30 ottobre. Tradotto a Roma viene condannato a cinque anni di confino politico a Tremiti. Il 29 ottobre 1941 viene rilasciato per fine periodo. Tornato a Cencenighe continua ad essere sorvegliato. Più che settantenne, ancora combattivo ed entusiasta, partecipa negli anni ’70 ad alcuni incontri dei Gruppi Anarchici del Triveneto a Marghera nella sede del gruppo “Nestor Makno”, è a una di queste riunioni che racconterà che alla fine degli anni ’60, in occasione del ventilato colpo di stato, era pronto mitra in mano, a riprendere la via della montagna contro la “canaglia fascista”. Muore a Cencenighe Agordino (BL) l’11 agosto 1984. (E. Fraccaro)

Fonti

Fonti. Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Confino Politico, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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