CAMPAGNOLI, Arturo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CAMPAGNOLI, Arturo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Imola
Data di nascita
13/01/1874

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Imola (Bo) il 13 gennaio 1874 da Vincenzo e Maria Cornazzani, falegname e orefice. Emigra a San Paolo del Brasile nel 1891 con il padre e altri familiari, raggiungendo il fratello Paolo. Viene arrestato una prima volta il 15 aprile 1894 all’uscita di una riunione del Centro Socialista Internazionale, insieme ad altri anarchici e socialisti di San Paolo, ed è internato nell’isola Fernando di Moronta; resta in carcere per sette mesi. Il 30 agosto 1894 è dichiarato renitente alla leva. L’anno successivo è arrestato assieme ad altri anarchici, tra i quali il fratello Luciano e Felice Vezzani, durante una pesante repressione contro il movimento libertario brasiliano a seguito delle manifestazioni di commemorazione della Comune di Parigi (18 marzo).

Espulso, si reca in Argentina dove si occupa come guardiano di bestiame. Il 2 ottobre 1896 viene amnistiato dalla condanna per renitenza alla leva. Successivamente si imbarca su una nave per Marsiglia e giunge a Parigi, ove si stabilisce impiegandosi come orefice. Le carte di polizia nel 1900 lo descrivono “di carattere tenace, insofferente di ogni soggezione […], di esagerato sentimento altruistico”, nonché frequentatore assiduo di Francesco Giambaldi (la spia Foulard), Silvio Corio, Felice Vezzani e Nino Samaja del quale è intimo amico. Sempre nel 1900 le autorità francesi dichiarano illegale il Congresso Operaio Rivoluzionario (19-21 set.): C., che figurava tra i delegati, è colpito da un provvedimento di espulsione. Si trasferisce a Londra dove entra a far parte del comitato di pubblicazione de «L’Internazionale» e de «Lo Sciopero generale/La Gréve générale» (18 mar. 1902).

Nell’aprile del 1902 torna a San Paolo del Brasile col progetto di raccogliere denaro per pubblicare un numero speciale scritto da Felice Vezzani. Rinuncia al progetto e si allontana dalla propaganda a causa di disaccordi che riscontra nell’ambiente cittadino; continua però a sottoscrivere regolarmente ai periodici anarchici e a restare vigilato assiduamente insieme ai fratelli Ercole, Luciano e Guido. Nel 1904 si trasferisce in una piccola località dello stato di San Paolo, Guaranema, dove suo fratello ha una proprietà. Non vi ha però mai fondato nessuna colonia anarchica, al contrario di quanto racconta A. Schmidt nel suo libro Sào Paulo de meus amores (1954). Versa sempre generosi contributi alla stampa italiana fino al 1926, dopo di che si mantiene in contatto epistolare con vari esponenti dell’anarchismo italiano, tra i quali E. Malatesta. Resta sorvegliato fino al 1942. Muore a San Paolo nel 1944. (I. Felici e T. Marabini)      
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Giuseppe Consorti.

​Bibliografia: L. Bettini, Bibliografia dell’anarchismo, vol. 1 t. 2. Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati all’estero (1872-1971), Firenze 1976, ad indicem; I. Felici, Les Italiens dans le mouvement anarchiste au Brésil (1890-1920), Tesi di dottorato, Univ. Sorbonne Nouvelle-Paris III, 1994.

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