​FATTORI, Bruno

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FATTORI, Bruno

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ancona
Data di nascita
August 14 1882
Luogo di morte
Ancona

Biografia / Storia

Nasce ad Ancona il 14 agosto 1882 da Enrico e Adele Marsigliani, facchino. Giudicato dalle autorità elemento “pericoloso per l’ordine pubblico”, F. ama scrivere versi, alcuni dei quali vengono raccolti nel volume Poesie e prose (Roma 1912). Dopo iniziali trascorsi mazziniani, diventa il principale referente dell’anarchismo fra i lavoratori del porto anconitano, dove svolge una continua attività di propaganda politica sin dal primo decennio del Novecento. Emigrato una prima volta in Francia nel 1911, fa presto ritorno nel capoluogo marchigiano. Come egli stesso avrà modo di ricordare in un’intervista rilasciata a «Il Resto del carlino» (24 luglio 1970), non prende parte alla Settimana rossa, poiché in quei giorni si trova a Civitavecchia per visionare dei macchinari per conto della cooperativa dei facchini portuali che ha appena costituito; ciò nonostante, nell’estate del 1914 viene messo agli arresti e nell’ottobre dell’anno successivo è arruolato nei bersaglieri. Nel dopoguerra F. riavvia subito la propaganda fra i facchini anconitani, della cui cooperativa assume la presidenza nel gennaio 1919. In aprile prende parte al congresso anarchico di Firenze; una nota di prefettura lo indica come membro della CdC dell’UAI, ma i resoconti di quel congresso sembrano contraddire questa informazione. Già collaboratore di «Volontà», F. diventa corrispondente di «Umanità nova» e nel giugno del 1920 partecipa ad Ancona alle manifestazioni da cui si origina la Rivolta dei bersaglieri. Ardito del popolo, nel settembre del 1922 espatria nuovamente in Francia, stabilendosi prima a Parigi, quindi a Le Havre (1929). Durante il suo lungo soggiorno francese svolge vari mestieri, fra cui il lucidatore di mobili e il verniciatore di piroscafi. Benché egli sostenga di non svolgere attività politica in Francia, numerosi rapporti di polizia suggeriscono il contrario: nel 1931 la Prefettura di Zara comunica di avere rinvenuto, tra le carte di un sorvegliato, gli indirizzi di due anarchici residenti all’estero, fra cui il suo; inoltre, F. partecipa al convegno anarchico dei profughi italiani di Puteaux (11-12 nov. 1933), che stabilisce la nascita della Federazione anarchica comunista dei rifugiati italiani in Francia e del giornale «Lotta nuova»; nell’autunno del 1935, infine, ospita per qualche tempo a Le Havre il fuoruscito Arnaldo Buzzi, diretto negli USA. Iscritto nel registro di frontiera, F. si trasferisce nel 1937 a Marsiglia, quindi a Tolone e nel dicembre dell’anno successivo fa definitivamente ritorno in Italia. La polizia lo ferma a Ventimiglia e lo trattiene in carcere per circa un anno. Rimesso in libertà, è tenuto sotto stretta vigilanza e il 30 maggio 1943 finisce di nuovo in prigione, rimanendovi fino al 23 luglio. Poliglotta, nel dopoguerra presta la sua opera di traduttore nel porto anconitano. In quegli anni si impegna nella rinascita del movimento anarchico, prendendo parte a gran parte dei convegni e dei congressi della FAI come delegato dei gruppi di Ancona o della Federazione anarchica marchigiana, del cui organo, «L’Agitazione» (numero speciale, 1958), sarà gerente, così come lo sarà del numero unico «Volontà» (7 giu. 1964). Entra poi a far parte dei GIA, presenziando al convegno nazionale di Pisa del 4 novembre 1966. Fino a età avanzata continua a partecipare alle iniziative del locale circolo di studi sociali “Casa Malatesta”, di cui era stato il fondatore nel 1964 insieme a Luciano Farinelli. Muore ad Ancona il 6 gennaio 1975. (R. Giulianelli)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; ivi, Divisione Polizia Politica, ad nomen; Archivio di Stato Ancona, Questura, Sorvegliati politici 1900-1943, b. 40b, ad nomen.
 
Bibliografia: La Resistenza nell’Anconetano, Ancona 1963, p. 75; G. Sacchetti, La “busta 78”: gli anarchici italiani nelle carte di polizia, 1944-1966, «Rivista storica dell’Anarchismo», lug.-dic. 1997, p. 43; M. Papini, Le Marche tra democrazia e fascismo 19181925, Ancona 2000, p. 73; Congressi e convegni della Federazione anarchica italiana. Atti e documenti (1944-1995), a cura di U. Fedeli e G. Sacchetti, Pescara 2001, p. 59 sgg.; G. Sacchetti, Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell’Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell’Italia del Novecento, Ragusa, 2002, p. 102.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Enrico e Adele Marsigliani

Bibliografia

2003

Persona

Collezione

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