​FAGGIOLI, Alceste Luigi

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​FAGGIOLI, Alceste Luigi

Date di esistenza

Luogo di nascita
Monte San Pietro
Data di nascita
July 12 1851
Luogo di morte
Bologna

Biografia / Storia

Nasce a Monte S.Pietro (BO) il 12 luglio 1851 da Egidio Camillo e Eugenia Lambertini, studente. Figlio di possidenti terrieri, compiuti gli studi superiori, si iscrive all’università di Bologna; qui viene in contatto con gli ambienti democratici e internazionalisti e, affascinato come tanti giovani dal mito di Garibaldi, partecipa come volontario alla campagna di Francia del 1870. Rientrato a Bologna il 27 novembre 1871 è tra i fondatori del Fascio Operaio, di cui diviene segretario. Ispirata ai principi della prima Internazionale, l’associazione pone al centro dell’attenzione la questione sociale e l’emancipazione della classe operaia da realizzarsi attraverso un progetto riformista più che rivoluzionario. F. sulle pagine de «Il Fascio operaio», periodico dell’associazione, sostiene il ruolo delle società di mestiere che, esercitando il mutuo soccorso, aiutano gli iscritti con sovvenzioni e li educano alla politica. Amico e stretto collaboratore di A. Costa, F. viene arrestato il 16 marzo 1873 a Bologna durante i lavori del ii congresso della Federazione italiana dell’ail. Attratto dalla propaganda di Bakunin a favore di un’azione rivoluzionaria da condursi attraverso la forma della lotta per “bande armate”, F. è tra i promotori di un moto insurrezionale che, nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1874, avrebbe dovuto scuotere Bologna e tutte le Romagne. La stretta vigilanza a cui la polizia sottoponeva i membri dell’organizzazione provoca il fallimento del moto e F., che insieme ad altri tenta di dar vita all’insurrezione nonostante l’arresto di Costa avvenuto il 5 agosto, viene arrestato e incarcerato. È dei giorni del processo agli internazionalisti per il fallito moto del 1874 che il prefetto di Bologna scrive di F. definendolo “possidente, audacissimo e pronto a partecipare a qualsiasi moto sedizioso” (lettera del 16 mar. 1876). Assolto dopo un lungo processo, come tutti i suoi compagni il 19 giugno 1876, F. tiene assieme a Costa una conferenza a Imola dove oltre a riaffermare i principi dell’Internazionale sottolinea la funzione di cassa di risonanza politica che quei processi hanno per la “diffusione delle idee che professiamo”. Nel 1876 F. è di nuovo suoi campi di battaglia: questa volta in Serbia, insieme a Celso Ceretti e Giuseppe Barbanti Brodano, a combattere tra gli insorti contro i turchi. Rientrato in Italia, nel 1877, ancora assieme a Costa e a E. Casalini è tra i fondatori e redattori de «Il Martello», periodico che utilizza per rianimare il gruppo internazionalista ancora debole dopo gli insuccessi del 1874. Ammalato di tubercolosi, muore a Bologna il 19 marzo 1881. (F. Tarozzi)

Fonti

Fonti: Archivio di Stato Bologna, Gabinetto Prefettura, anni 1871-1881.
 
Bibliografia: «L’Internazionale», suppl. «La Lotta», 7 set. 1913; F. Barbanti Brodano, Un uomo un tempo. Bologna 1870-1900, Bologna, 1967, ad nomen; P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969, ad indicem; Il Movimento operaio italiano. Dizionario biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, 1976-1979, ad nomen; R. Zangheri, Storia del socialismo italiano, vol. 1, Torino, 1993, ad indicem.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2003

Persona

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