BIANCONI, Pietro

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BIANCONI, Pietro

Date di esistenza

Luogo di nascita
Piombino
Data di nascita
24/01/1924
Luogo di morte
Monteverdi Marittimo
Data di morte
01/12/1991

Attività e/o professione

Qualifica
Altifornista

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Piombino (LI) il 24 gennaio 1924. Giovanissimo, comincia a lavorare agli altiforni. Antifascista per convinzioni personali e tradizioni familiari, entra, dopo l’8 settembre 1943, in una formazione partigiana, fa il gappista a Monterotondo Marittimo e Piombino e nel gennaio 1944 viene condannato a morte, in contumacia, da un tribunale repubblichino “per aver organizzato a più riprese la diserzione dei giovani militari”. Dopo la dissoluzione del Partito d’azione, al quale era iscritto, aderisce al PSI, pur continuando a frequentare la sede di Piombino della faem, dove conosce Egidio Fossi, ex miliziano nella Colonna “Ascaso” CNT-FAIb in Spagna, Adriano Vanni e Dario Franci, già esuli in Francia, l’anziano Alessandro Cinci, condannato per gli attentati di Monterotondo del 1892, Primo Menichetti e Chiaro Mori, disertori nella Prima Guerra mondiale e membri della “Banda del Prete”, e i più giovani Renato Palmizzi e Lorenzo Anselmi. Nei locali di via Pietri B. ascolta il bordighista Ottorino Perrone, antico redattore, a Bruxelles, di «Prometeo» e di «Bilan», venuto a tenere una lezione di economia politica nella città del ferro. Collaboratore di «Nuova repubblica» di Firenze, il quindicinale di Tristano Codignola, B. entra nel direttivo nazionale della CGIL nel 1956, poi, nel decennio seguente, partecipa alle esperienze di «Quaderni rossi» di Milano e di «Classe operaia» di Padova. Più volte fermato nel “periodo della contestazione”, viene arrestato a Piombino il 27 dicembre 1968, insieme ad altre due persone, dopo lo scoppio di una “bomba carta” su una finestra della caserma dei carabinieri. Incarcerato a Livorno per un mese e mezzo, viene condannato a una multa per la detenzione di un vecchio fucile da caccia e di qualche cartuccia, mentre gli altri due imputati si vedono infliggere 16 mesi di reclusione dalla Corte di assise di appello di Firenze per esplosione e danneggiamento. All’inizio del 1970 B. dà vita a un’organizzazione anarchica, insieme ad altri militanti libertari piombinesi, campigliesi e follonichesi, in agosto pubblica il suo studio più importante, Il movimento operaio a Piombino, e in ottobre dà alle stampe il numero unico «Il Martello», che si riallaccia idealmente all’omonimo giornale anarco-sindacalista, diretto da Riccardo Sacconi e Giulio Bacconi mezzo secolo prima. A metà degli anni Settanta pubblica una ricerca dedicata all’“altro movimento operaio” riguardante la storia della cgl meridionale, quella di Enrico Russo, Nicola Di Bartolomeo e Dino Gentili. Trasferitosi a Monteverdi, in una baracca ai margini del bosco, offre ospitalità, verso la fine del 1973, a molti esuli cileni, fra cui Soto Paillacar, un anarchico, che, dopo essere stato a lungo sorvegliato dalla polizia italiana, viene arrestato a Monteverdi, insieme a B., al quale le forze dell’ordine sequestrano la corrispondenza politica, che ha intrattenuto con lo scrittore antimilitarista Carlo Cassola. Per farlo liberare viene costituito, nella Biblioteca di Follonica, un Comitato, del quale fanno parte Cassola, Alfonso Leonetti, Luca Ferretti e altri militanti di sinistra. Difeso pubblicamente da Cassola e Leonetti, B. viene rilasciato dopo due anni di carcerazione preventiva e torna all’impegno politico e alla ricerca storica, pubblicando alcuni volumi sull’antifascismo e sulla Resistenza libertaria. Muore a Monteverdi il 1° dicembre 1991. (F. Bucci – M. Lenzerini – G. Piermaria)

Fonti

Fonti: Arces, Bianconi non c’entra…, «L’Internazionale», 25 feb. 1979; F. Bucci, Ricordo di Pietro Bianconi, «Il Golfo», dic. 1991; Né dio né padrone: cenni storici sul movimento anarchico a Piombino e dintorni, a cura della faem, Piombino 2000.

Bibliografia: Scritti di B.: Il movimento operaio a Piombino, Firenze 1970; La cgl sconosciuta, Milano 1975; La Resistenza libertaria, l’insurrezione popolare a Piombino nel settembre ’44, Piombino 1984; Gli anarchici italiani nella lotta contro il fascismo, Pistoia 1988; L’insurrezione anarchica del 1920 a Piombino, [s.l.] [s.d].

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181

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